Gli inizi
Costruito nel 1956 su progetto dell’Arch. Giampiero Mina dalla Fondazione Opera Auxilium Juventuti di Corzoneso e inaugurato nell’aprile 1957, fu in origine notato soprattutto per le sue caratteristiche architettoniche, che ricordano lo stile nordico. Un’infrastruttura che si sarebbe poi rivelata particolarmente adatta a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, apprezzata anche per la sua acustica. Agli inizi la sala era molto frequentata. Rispondeva alle esigenze del tempo e non doveva fare i conti con la concorrenza della televisione. Nell’alta valle erano in corso i lavori per la costruzione della diga del Luzzone con molti operai per i quali il cinema costituiva un’importante occasione di svago. Dopo una decina d’anni però gli spettatori cominciarono a scarseggiare e in seguito la sala rimase chiusa per diverso tempo.
La rinascita
Nel 1968 la struttura fu acquistata dall’Unione Apostolica Bleniese che la riaprì. Durante i primi anni la gestione fu assunta da Giorgio Oliva, don Renzo Tettamanti e altri volontari. In seguito, a metà degli anni Settanta fu presa in mano da Don Emilio Pozzoni, parroco di Leontica, coadiuvato da Cirillo Beretta e da altri volontari che diedero impulso alle potenzialità della sala e alla sua polivalenza a beneficio della popolazione di tutta la valle. Furono investite importanti somme a tale scopo, con interventi mirati soprattutto al miglioramento della situazione generale dello stabile. Oltre all'attività cinematografica, riprese vita anche la Filodrammatica Blenio che, in alternanza con il repertorio "classico", portò in scena i primi lavori in dialetto di Cirillo Beretta. La gestione della sala riscontrava annualmente dei passivi, che furono coperti per alcune stagioni dall'Unione Apostolica stessa. Fu a questo momento che intervennero in aiuto - con un contributo pro capite di Fr 1,50 - i comuni della valle. Fu così possibile coprire i disavanzi di gestione e continuare l'attività per qualche anno.
Aumentano le difficoltà
Alla morte di Don Emilio, agli inizi degli anni Ottanta, le porte del Cinema Blenio fortunatamente non si chiusero. A Cirillo Beretta si affiancò Fernando Ferrari, che già faceva parte del precedente comitato di gestione. È a partire da questo momento che le proposte della sala assumono le caratteristiche che ancora oggi la contraddistinguono. Nel frattempo entrò in vigore la Legge Cantonale sul Cinema che, unitamente all'aiuto dei comuni, e di altri enti (Voce di Blenio e Blenio Turismo), consentì di superare le difficoltà finanziarie, coprendo annualmente i disavanzi d'esercizio della gestione, d’altronde sempre gestita a titolo di volontariato. Dal 1998, dopo l'abbandono per ragioni di età di Cirillo, il Cinema Blenio fu retto da un consiglio di gerenza presieduto da Fernando Ferrari.
Si prospetta la chiusura
Nel giugno 2005 il Cinema Teatro Blenio dovette chiudere in quanto erano venute meno le norme di sicurezza per gli spettatori. Una chiusura che minacciava di diventare definitiva in quanto gli interventi di risanamento richiedevano ingenti mezzi, sicuramente non alla portata del proprietario dello stabile. La struttura ha potuto essere salvata grazie al verificarsi di favorevoli eventi che hanno consentito di effettuare gli interventi necessari. Innanzitutto la cessione dello stabile (diritto di proprietà per 50 anni al prezzo simbolico di 1 franco) da parte dell'Unione Apostolica Bleniese al Comune di Acquarossa che a sua volta ha potuto procedere agli investimenti necessari (che hanno richiesto oltre 1 milione di franchi) grazie al sostegno ottenuto nell'ambito del progetto di aggregazione dei comuni della media Blenio (che diede origine al comune di Acquarossa) e all'apporto della Legge Cantonale sul Cinema.
Nasce l’Associazione Cinema Blenio
Il 30 settembre 2006 il Cinema Teatro Blenio ha così potuto riprendere le sue attività. Il comune di Acquarossa ha affidato la gestione della struttura alla neo-costituita “Associazione Cinema Blenio” il cui comitato è attualmente così composto: Ariano Belli (presidente) – Nicola Tettamanti (vice-presidente) – Cristina Vanazzi (segretaria) – Carmen Fiorini Ferrari (cassiera) – Katia Bazzi, Silene Chiesa, Laurence Ravasi, Noris Tami e Paola Toschini (membri). L’intento è quello di mantenere viva la sala continuando a offrire una programmazione ricca, variegata e al passo con i tempi, ragion per cui nel 2011 si è passati alle proiezioni digitali in 2K.